Linkin Park

Dopo la morte di Chester Bennington, i Linkin Park gli dedicano un sito

Ora è il momento di ricordare e riflettere per i membri dei Linkin Park e per i milioni di fans, sconvolti dalla morte di Chester Bennington, suicidatosi 4 giorni fa nella sua casa di Palos Verdes Estates, a sud di Los Angeles. L’ultimo lavoro discografico della band, One More Light, più soft rispetto al genere nu metal che li aveva contraddistinti sin dagli esordi, è uscito a Maggio. La band, infatti, dopo il tour in Europa di giugno, sarebbe dovuta partire a breve per il tour americano, il “One More Light North American Tour” appunto, ma dopo la morte di Bennington ogni evento riguardante i Linkin Park è stato annullato, attraverso un comunicato della società organizzatrice Live Nation.

Inoltre, i Linkin Park hanno ideato un sito dedicato al ricordo del loro amico scomparso, che ha come fine di aiutare tutte le persone che pensano al suicidio come unica soluzione. Il sito è stato preso d’assalto dai fans, che hanno lasciato messaggi e ricordi dedicati a Chester Bennington. Il cantante combatteva contro la depressione da troppo tempo, e i suoi demoni avevano preso il sopravvento anche dopo la morte del cantante dei Soundgarden e Audioslave, e amico fraterno Chris Cornell, suicidatosi lo scorso maggio.

Noi di Blog di Musica vogliamo ricordare la voce, dolce e graffiante nel medesimo stesso modo, di Chester Bennington, che è stato inserito, tra l’altro, alla posizione 46 nella classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi stilata da Hit Parader, con alcuni importanti singoli che segnarono il successo dei Linkin Park:

ovviamente, “In the End”, il quarto e ultimo singolo estratto dall’album Hybrid Theory. E’ stato pubblicato il 24 ottobre 2000, ed è ritenuto il disco di maggior successo del genere nu metal. E’ considerato una sorta di manifesto del loro indirizzo musicale, ibrido appunto: l’aggressività del metal/hard rock si fonde con la leggerezza del rap.

Numb”, la canzone più famosa del loro secondo lavoro Meteora, pubblicato il 25 marzo 2003. E’ cantata quasi interamente da Chester Bennington.

Castle of Glass”, il quarto singolo dall’album Living Things, pubblicato l’11 novembre 2012. Con una frase di questo singolo, ovvero “Love life because it’s a castle of glass”, il figlio di Bennington, Tyler, aveva lasciato un post al papà prima che avvenisse la tragedia.

What I’ve Done”, singolo estratto dall’album Minutes to Midnight, e pubblicato il 2 aprile 2007.

Crawling”, altro successo estratto dal loro primo disco Hybrid Theory. Il testo della canzone racconta delle violenze subite da Chester Bennington durante l’adolescenza, origine di tutte le problematiche con alcol e droghe, e della depressione che ha messo fine alla sua vita.

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