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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Mar 15, 2016
- Categoria: News
La playlist per i neolaureati in Legge (FOTO E VIDEO)
Se la legge è uguale per tutti, non è detto che lo siano anche i gusti musicali.
Scettici nel propinarvi studi scientifici che vi dicono che indirizzo universitario scegliere in base al vostro genere musicale, abbiamo raccolto alcune canzoni che inevitabilmente hanno accompagnato il vostro percorso universitario, fatto di notti insonni, sacrifici e tanti caffè.
The Clash – I fought the law (ecco il video)
Il titolo della canzone già dice tutto “Ho combattuto la legge” e subito dopo prosegue con “and I won“, “ed ho vinto“. Il giusto tributo dopo anni di sacrifici e studio matto e disperato.
La prima versione della canzone è quella scritta da Sonny Curtis, membro della band di Buddy Holly, nel 1960 e resa immortale dall’esecuzione prima di Bobby Fuller e poi dei Clash. La canzone racconta di un giovane spiantato che finisce ai lavori forzati dopo aver commesso una rapina e, spaccando pietre sotto il sole, rimpiange la fidanzata e la libertà perduta a causa della sua scempiaggine. Un pò come lo studente che sta leggendo questo articolo ed è alle prese con Procedura Civile insomma.
Fabrizio De Andrè – Un giudice (qui il video)
“Un giudice” è senz’altro la personale storia di un nano che studia giurisprudenza e diventa giudice vendicandosi così della sua infelicità attraverso il potere di giudicare e condannare (“giudice finalmente, arbitro in terra del bene e del male“), incutendo timore a coloro che prima lo deridevano. La vicenda è incentrata sul tema dell’invidia, che diventa ancora una volta il motore dell’agire del personaggio ed in questa canzone De André mostra come l’opinione che gli altri hanno su di noi ci crei disagio e sconforto. Il giudice diventa una carogna, per il semplice fatto che gli altri sono sempre stati carogne con lui, e che trova nella vendetta l’unica cura possibile.
Per la serie, durante il vostro corso universitario siate generosi con i vostri colleghi, che non si sa mai.
Simon & Garfunkel – Mrs. Robinson (qui il video)
Ci sono film che rievocano il vostro stato attuale e all’interno di quei film ci sono canzoni che sembrano sapere chi sei. Potrebbe essere il caso de “Il laureato” film del 1967 diretto da Mike Nichols, basato sul romanzo omonimo di Charles Webb ed interpretato da un giovanissimo Dustin Hoffman.
Hoffaman nel film recita la parte di Benjamin Braddock un giovane che torna a casa dopo aver terminato il college e qui gli viene organizzata una festa con tutti gli amici dei suoi genitori. Tra questi c’è la signora Robinson, moglie del socio di suo padre, la quale con la scusa di farsi riaccompagnare riesce a portarlo a casa sua e qui, dopo essersi spogliata di fronte a Benjamin, con grande imbarazzo del giovane, gli dice chiaramente che per lui sarà sempre disponibile.
La colonna sonora del film fu affidata interamente al duo Simon & Garfunkel e l’unico consiglio che ci sentiamo di darvi è di stare molto attenti a chi accompagnate a casa dopo la vostra meritatissima festa di laurea.
Andrea Bocelli – Con te partirò (ecco il video)
Nel mondo dello spettacolo sono tantissime le star che hanno intrapreso il percorso giuridico, prima di affermarsi definitivamente come show-man.
Potrebbe essere il caso di uno dei cantanti italiani più conosciuti all’estero, ossia Andrea Bocelli.
Per guadagnare qualche soldo mentre studiava giurisprudenza all’Università di Pisa Bocelli cantava in qualche piano bar. Si laureò a metà degli anni ottanta ed esercitò il diritto per quasi un anno. Poi si rese conto che la sua vera passione era la musica e dichiarò “Credo che se qualcuno ha un dono così speciale lo debba regalare al mondo“.
Giorgio Faletti, Julio Iglesias, Wassily Kandinsky, Fidel Castro, Gandhi sono soltanto alcuni dei tanti altri nomi che hanno diviso la loro vita tra “palco e realtà (giuridica)” e se la nostra scelta è caduta su Bocelli è perchè siamo sicuri che mentre eravate alle prese con la vostra tesi la vostra mente sarà volata inevitabilmente via al primo viaggio post-laurea. Con te, cara laurea, partirò.
Bob Dylan – Like a rolling stones (qui il video)
Quando nel 1965 Bob Dylan scrisse “Like a Rolling Stone” non poteva immaginare che quel brano, oltre a diventare uno dei pezzi più belli della storia, potesse essere anche il più citato nelle aule di tribunale.
Infatti, una delle citazioni preferite dai Giudici della corte suprema americana è “Quando non hai niente, non hai niente da perdere“, verso finale della canzone del menestrello Dylan. Il primo ad utilizzarla fu John Roberts, professore di diritto all’ Università del Tennessee, nonchè capo della corte suprema, in una opinione di minoranza su una vertenza civile. La tendenza da allora si diffuse tanto da ispirare altri giudici che citando Beatles, Springsteen e ancora lo stesso Dylan hanno risolto controversie nelle grigie aule di tribunale con il potere della musica.
E voi, futuri Uomini di Legge, continuerete a farvi citare o finalmente citerete (in giudizio)?
Ad maiora e che la musica sia sempre con voi.