Stop ai bagarini, da luglio biglietti nominali ai concerti

Dal 1 luglio 2019 tutti i biglietti venduti per la «musica popolare contemporanea» organizzati in ambienti che superano le 5000 unità, saranno nominali.

Proprio come nelle partite di calcio, lo staff del concerto dovrà verificare l’identità di chi entra.

L’obiettivo è un sistema tracciato che protegga gli spettatori sotto il punto di vista della sicurezza e eviti illegalità varie.

Sergio Battelli (M5s), commenta «con questa norma si impedirà un acquisto incontrollato da parte dei bagarini perché tutto sarà tracciato e monitorato attraverso i nominativi».

Ogni persona potrà acquistare un massimo di 4 biglietti nominali.

In questo modo, il classico secondary ticketing che avviene sul web e fuori dai concerti avrà fine.

Non sarà più possibile vendere biglietti a prezzi elevati dopo che sono terminati, o smerciarli fuori dai concerti guadagnandoci sopra.

«Sul tagliando verrà riportato il proprio nome, quindi il biglietto non sarà cedibile se non in casi particolari, o seguendo uno specifico procedimento. Così facendo i siti di bagarinaggio entreranno in crisi».

«Basterà presentarsi all’ingresso dell’area concerto con il proprio biglietto – continua Battelli – con su scritto il proprio nome, accompagnato da un documento valido. Lo staff controllerà che i nomi coincidano e darà il via libera all’accesso».

In caso ci si trovi impossibilitati a partecipare all’evento, sarà possibile ottenere un rimborso pagando una piccola mora.

Il posto sarà così messo di nuovo a disposizione.

Rimangono esclusi dalla nuova normativa: spettacoli di lirica, jazz, danza, balletto, circensi e eventi sportivi di medio – piccola portata.

Per questi si sta lavorando a una proposta dedicata, data l’entità ridotta.

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