X Factor 10

X Factor 10, ecco cosa aspettarsi dalla nuova edizione

X Factor X, è così che, volendo utilizzare i numeri romani, potremmo chiamare X Factor 10, la nuova edizione del talent di Sky Uno. Un’edizione che nasce dalle ceneri di quella dominata dalla Baell Squad (Giò Sada, Urban Strangers, Davide Shorty), ma che sembra aver già una propria identità. Volti nuovi, giudici nuovi, giudici vecchi. Gli innesti sul tavolo della giuria sono rappresentati principalmente dal matador delle classifiche, Álvaro Soler, e da Manuel Agnelli, che le classifiche le ha sempre ripudiate. Gli Home Visit sono finiti e siamo praticamente a un passo dai live show, cerchiamo quindi di capire cosa ci offrirà questa decima edizione, analizzando le squadre formate dai quattro mentori.

Fedez – Under Donne

Cominciamo dallo zoccolo duro dell’X Factor targato Sky. Fedez, a nostro avviso, si è ritrovato una delle categorie più promettenti dell’edizione (per noi sono due, l’altra la sveleremo strada facendo, ndr). La certezza è sicuramente Caterina, trentina di 20 anni, la tipica concorrente da pelle d’oca ad ogni esibizione; la più adatta alla categoria di Fedez è sicuramente la rosea Roshelle, già nota sui principali social, che con le sue barre è pronta a regalare al rap, un genere mai decollato nel corso del programma, la giusta visibilità; Gaia, sguardo determinato e voce, a detta di Fedez, da diva jazz.

Arisa – Under Uomini

Se dubbi ne abbiamo, vogliamo riporli tutti qui. Quella di Arisa è secondo noi la categoria degli underdogs, degli outsiders, di quelli che dovranno lottare contro tutti i pronostici. Il migliore della categoria è Marco, in arte Fem, dotato di una voce molto particolare e di infinita presenza scenica, lui è uno che sul palco vuole starci; Diego fa di chitarra e penna le sue armi migliori, speriamo che X Factor 10 rappresenti per lui un trampolino di lancio; poi c’è Loomy, per cui Arisa si è presa una bordata di fischi che manco allo stadio, che, da buon rapper, ha dimostrato ottime doti di scrittura.

Manuel – Over 25

Nello spazio dedicato a Fedez avevamo lasciato spazio ad un’altra super categoria. Bene, eccola qui. Manuel, che tutti avrebbero voluto al comando dei gruppi, si è ritrovato i ‘vecchietti’ del programma; ma pensate all’esperienza del leader degli Afterhours unita alla maturità di 3 artisti, ci permettiamo di definirli così, già pronti. Andrea è sicuramente la punta di diamante di questa edizione, ne siamo certi, chitarrista di quelli veri e voce di uno che si è presentato alle audizioni con Ben Harper e ai Bootcamp con Jeff Buckley (rischiando agli Home Visit con un brano come “Message in a Bottle” dei Police); Alessandra Fortes Silva è la componente esotica del programma, una che la musica la sente e la fa sentire; se Eva è riuscita ad eclissare, nelle preferenze di Manuel, una come Veronica Marchi sicuramente un motivo ci sarà; ha una storia da raccontare e noi non vediamo l’ora di ascoltarla.

Álvaro – Gruppi

Last, but not least. Álvaro ha sempre raccontato di aver cominciato a suonare nella band del fratello, quindi, per chi lo vede inadatto ad una categoria del genere, è arrivato il momento di ricredersi. Può contare sulla poliedricità dei Soul System, band capace di performare “Empire State of Mind” e, il minuto dopo, “E la Luna bussò” con una naturalezza disarmante; Les Enfants sono per noi la band con cui il giudice potrà lavorare meglio, da lui stesso definiti una sorta di Coldplay del Belpaese, senza dimenticare che il cantante, con il suo set di percussioni, ha subito fatto pensare nientemeno che a Phil Collins, ma andiamoci piano; i Daiana Lou sono la rappresentazione dell’empatia, con la stessa capacità che hanno gli artisti di strada di incantare i passanti, proveranno a far breccia nel cuore dei telespettatori.

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