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Le più belle sigle del Giro d’Italia

Sport e musica, un binomio vincente e sempre attuale. In occasione del Giro 102, vale a dire il Giro d’Italia 2019, noi di Blogdimusica abbiamo messo a punto una playlist di sigle tv che hanno accompagnato la Corsa Rosa nel corso degli anni.

Tanti gli artisti di fama nazionale che hanno scelto di comporre versi e melodia per accompagnare l’evento sportivo più importante del nostro Paese: da Paolo Conte ad Enrico Ruggeri, da Paolo Belli a Lucio Dalla, da Cesare Cremonini a Frankie Hi-NRG: in questo spazio andremo a scoprire le loro chicche.

Se vuoi restare aggiornato su tutte le notizie relative al Giro d’Italia e al ciclismo in generale, c’è solo un modo per farlo: collegarsi su Mondiali.net, il portale dei grandi eventi internazionali.

Gimondi e il cannibale (Enrico Ruggeri). Da grande appassionato delle due ruote, il Rouge firma nel 2000 questo capolavoro (inserito nell’album L’uomo che vola) dedicato a due delle grandi figure che hanno scritto pagine memorabili della storia di questo sport, Felice Gimondi ed Eddy Mercks.

Danceur Danzando (Paolo Belli)È un gran bel Giro (Paolo Belli). L’ex componente dei Ladri di Biciclette non ci regala una, bensì diverse sigle per il Giro. Noi abbiamo scelto due brani spensierati che si adattano perfettamente a quella grande festa di sport e cultura quale è, appunto, il Giro d’Italia.

Mezza Estate (Cesare Cremonini). “Come sei bella mezza estate / quando alla mia porta arrivi tu, lascio le finestre spalancate/ passa il Giro per le strade/ tutto il resto non conta più”. Versi firmati dall’ex leader dei Lunapop che hanno fatto da colonna sonora all’edizione 2013.

Sono in fuga (Lucio Dalla). Cantore di storie e di mondi, il cantautore bolognese dedica un suo brano anche al ciclismo, e il risultato è eccezionale.

Pedala (Frankie hi-nrg mc). Non può mancare il rap nella nostra carrellata. A firmare questa sigla, portata sul palco del Festival di Sanremo, è il padre di tutti i rapper italiani.

E adesso pedala (Marco Pantani). Il Pirata presta la sua voce per il Giro nel 1996: fuori per un grave infortunio subito qualche mese prima, si diverte e ci diverte con il suo timbro che recita i versi scritti da Elisabetta Mondini.

Silenziosa velocità (Paolo Conte). “Una bici si declama/come una poesia/ per volare via”: così canta l’artista piemontese nel 2008, all’interno dell’album Psiche. Il maestro di Asti ha scritto tanto per il ciclismo: come dimenticare la celebre Bartali, che dipinge un mondo ormai perduto, quello in bianco e nero?

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