Walk Off The Earth, dal Canada a Milano con furore (FOTO)

Essere una semplice band non penso sia mai rientrato nei loro piani, ed in effetti non lo sono per niente. Ma partiamo dalle origini. La leggenda narra fosse il 2006, in Ontario, quando Gianni Luminati e Ryan Marshall decidono di postare alcune cover dei Gregory Brothers su Youtube, coadiuvati da Pete Kirkwood alla batteria e da Mike Taylor, “Beard Guy”, alle tastiere. Le cose cominciano a farsi interessanti poco più di un anno dopo, quando ottengono il primo contratto discografico con SlapDash Records, con la quale pubblicano però soltanto 2 album di relativo successo. Intanto, Joel Cassidy sostituisce Kirkwood alla batteria e con l’aggiunta di Sarah Blackwood abbiamo finalmente la formazione definitiva. Signore e signori, ecco a voi i Walk Off The Earth.

Fonte: www.musicradar.com
Fonte: www.musicradar.com

Come ho detto prima, chiamare i WOTE semplicemente “band” è riduttivo: la cosa a cui assomigliano di più probabilmente è una famiglia, vedere uno di loro senza gli altri 4 è una sensazione strana, come se mancasse qualcosa, come se da un momento all’altro potesse entrare in scena qualcun altro e cominciare a suonare, e completare il quadretto. Un po’ quello che succede nel video di “Someone Like You”, dove la bella Sarah viene raggiunta prima da Gianni e poi da Ryan, ma non mancano comunque le one-man-band cover come “Love The Way You Lie” o “Grenade“, dove Luminati suona con una pistola giocattolo, dei coltelli e una loop station. Vedere per credere.

Fonte: www.geeknigma.com
Fonte: www.geeknigma.com

Facendo un giro sul web e soprattutto su Youtube, è facile capire dove sta quel qualcosa di diverso che rende i Walk Off The Earth unici nel loro genere: l’originalità. Impossibile trovare una canzone dei WOTE dove non vi sia lo zampino di Gianni Luminati, produttore e mente dietro i video e le canzoni. Basti guardare il video di “Somebody I Used To Know”, che ha quasi raggiunto quota 170 milioni di visualizzazioni e che vede i 5 all’opera su una sola chitarra, con risultati incredibili. Lo stile inconfondibile è dettato dal fatto che i WOTE non sono semplici cantanti o musicisti; sono polistrumentisti. La parola “poli” fa pensare a “più di uno, tanti”, ebbene nel caso di Luminati credo che quel “poli” stia per “tutti”. Incredibile vedere con che facilità il cantante riesca a passare dalla chitarra alla batteria, o dal basso alla tromba passando per il piano e l’ukulele, senza sminuire comunque gli altri.

Un fermo immagine del video di "Somebody I Used To Know"   Fonte: www.hercampus.com
Un fermo immagine del video di “Somebody I Used To Know”. Fonte: www.hercampus.com

Ho avuto la fortuna di osservare da vicino questo strepitoso talento un paio di giorni fa, nell’ultima data del “SingItAllAway Tour” che si è tenuta a Milano il 27 ottobre. Il concerto viene preceduto dalla performance di Scott Helman, promettente ragazzo canadese che li ha accompagnati durante tutto il tour e che possiamo anche ascoltare nella cover di “Can’t Feel My Face”. Un ragazzo da tenere d’occhio sicuramente, ma il vero spettacolo inizia quando si abbassano le luci ed entrano in scena i Walk Off The Earth. L’impressionante quantità e varietà di strumenti presenti sul palco mette già di buon umore. Alternano canzoni del loro ultimo album, “Sing It All Away”, a quelle meno recenti e più conosciute tratte principalmente da “R.E.V.O.” (Realize Every Victory Outright, il motto della band). Il palco si accende e il pubblico con esso, per quello che a mio avviso non è un semplice concerto, bensì una festa, uno spettacolo. I 5, escludendo il batterista, si scambiano postazioni e strumenti con una naturalezza impressionante, non c’è tempo per una pausa tra una canzone e l’altra. Il tempo passa lentamente, le 2 ore no stop sembrano non finire mai, e meno male, perchè il divertimento è assicurato. Volano coriandoli, palloncini giganti, ma, come sono soliti fare anche nei loro video, volano chitarre, ukuleli, trombe e ogni strumento possibile, tutto prontamente raccolto dallo staff.

Fonte: www.walkofftheearth.com
Fonte: www.walkofftheearth.com

Al momento dei ringraziamenti il palco si trasforma: sulle note di “Summer Vibe” , Joel Cassidy, alla batteria, viene letteralmente ricoperto di gente, coloro che hanno reso possibile tutto il tour e bambini, una cinquantina di persone che cantano a squarciagola e che si godono la ricompensa per il loro splendido lavoro, cioè noi, il loro pubblico. Uscendo dal locale, canticchiando il motivetto di Sing It All Away, ci sente frastornati; un po’ per la fitta nebbia milanese, un po’ perchè sembra di essersi appena svegliati da quello che è stato semplicemente un sogno. Un sogno che speriamo di rivivere di nuovo e presto, magari con il prossimo disco. R.E.V.O.

Scrivi un commento