Euro2016, ecco cosa si canta sugli spalti (FOTO E VIDEO)

Con la chiusura della fase a gironi, gli Europei di calcio stanno entrando nel vivo delle emozioni. E se il rettangolo verde non sta offrendo grande spettacolo, con molte partite terminate con poche reti, ci stanno pensando i tifosi di tutta Europa a regalarlo a suon di musica sugli spalti e per le strade francesi.
A dire il vero, all’inizio di Euro2016 si era temuto con gli scontri tra diverse tifoserie, che proprio queste potevano essere l’unica nota stonata della manifestazione, per la prima volta nella storia a 24 squadre.
Poi sono scesi in campo, o meglio sugli spalti, loro, i tifosi dell’Irlanda del Nord, nazionale che l’8 ottobre del 2015 ha ottenuto la prima storica qualificazione alla fase finale di un campionato europeo e le note stonate dei vicini inglesi, che se le sono suonate di santa ragione con i “tifosi” russi, si sono subito trasformate in melodia di fine anni ’90.

Irlanda del Nord – Will Grigg is on fire

(qui il video della splendida tifoseria nordirlandese)

fonte photo: urbanpost.it
fonte photo: urbanpost.it

Qualificata come migliore terza per gli ottavi di finale, dove affronteranno un’altra compagine del Regno Unito, ossia il Galles, c’è tanta curiosità di rivedere la squadra dell’Irlanda del Nord in campo e non tanto per il loro calcio poco spettacolare, fatto per lo più di palla lunga e pedalare, ma per sentire i loro tifosi sugli spalti incitare per 90 minuti i loro idoli. A rendere celebre questa calda tifoseria è stato un coro inventato da Sean Kennedy, tifoso del Wigan, squadra in cui milita Grigg, autore di 25 reti nella stagione appena conclusa.
La storia del coro però è alquanto curiosa. La canzone ripresa è la hit dance che in molti avranno ballato verso la fine degli anni ’90 e cioè “Freed from desire“, cantata dalla milanese Gala e le parole sostituite recitano così “Will Grigg is on fire, you’re defence is terrified!“, e cioè “Will Grigg è in palla, la tua difesa è terrorizzata“. Insomma, il coro è divenuto in pochissimi giorni il vero tormentone di Euro2016 ed in Francia lo si ascolta ovunque, sui mezzi, per strada e nei pub.
Peccato però che il protagonista Grigg ancora non abbia disputato nemmeno un minuto di gioco.

Gala – Freed from desire

(qui il video di Gala)

fonte photo: www.fanpop.com
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Ad emulare i cugini irlandesi ci hanno pensato i tifosi inglesi, che come detto dopo i primi giorni passati a suonarle ai colleghi hooligans russi, hanno deciso di sostituire Grigg con Jamie Vardy, il loro cannoniere ed il coro è bello e fatto.

Inghilterra – Vardy is on fire

(qui i tifosi inglesi)

fonte photo: www.sportpeople.net
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Leggi Inghilterra e pensi subito ai Beatles. Lo sanno benissimo i suoi tifosi che in giro per il mondo portano cori sulle note di “Hey Jude” e “Twist and shout” facendo divertire, ballare e cantare anche i supporter di diversa fede. Contagiosi.

Inghilterra – Twist and shout

(qui il video dei tifosi sulle note dei Beatles)

fonte photo: www.football-please.com
fonte photo: www.football-please.com

Rimanendo sempre nel Regno Unito, per chi avesse visto l’altra di Irlanda alle prese con la nostra nazionale non avrà potuto fare a meno di sentire le note dei Depeche Mode provenire dagli spalti dei tifosi verdi. La canzone in questione, trasformata in coro per la prima volta dai tifosi del Celtic, è “Just can’t get enough” ed ha già accompagnato la qualificazione dell’Irlanda ad Euro2016.

Celtic – Just can’t get enough

(qui il coro sulle note dei Depeche Mode)

fonte photo: tg-rock.blogspot.com
fonte photo: tg-rock.blogspot.com

Finora i supporter irlandesi si erano già messi in evidenza per le vie parigine per aver cantato una ninnananna ad una bimba in un tram e per essersi dichiarati alla bella Carla, ragazza francese, con un coro. Il bello del calcio.

Tifosi irlandesi cantano ninnananna

(qui il video della ninnananna)

fonte photo: www.lastampa.it
fonte photo: www.lastampa.it

Proseguendo il nostro tour in giro per le curve d’Europa, incontriamo i simpaticissimi supporter svizzeri che hanno trasformato in coro la celebre canzone “The lions sleeps tonight” solo per poterlo dedicare al giovanissimo idolo Breel Embolo, camerunese naturalizzato svizzero.
Chissà cosa avrebbe pensato Hank Medress che con il suo gruppo The Tokens negli anni ’60 aveva visto il suo singolo scalare le classifiche di tutto il mondo quando i tifosi elvetici hanno sostituito “In the jungle, the mighty jungle/The lion sleeps tonight/In the jungle the quiet jungle/The lion sleeps tonight” con “Idä Nati, dä Schwiizer Nati, do isch dä Breel dähei“, ossia “Nella Nazionale, la Nazionale svizzera, Breel è a casa propria. Oh Embolo, Oh Embolo, Oh Embolo“.

Svizzera – Oh Embolo

(qui il coro degli svizzeri)

fonte photo: multimedia.quotidiano.net
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La canzone nasce nel ’39 con il titolo di “Mbube“, che nella lingua degli Zulu significa “leone“, ed è ripresa nei ’60 con i The Tokens con la loro personale versione “Wimoweh” che significa “tu sei un leone“. Vedendo la prestanza fisica del giovane di origini africane ci viene da pensare che mai coro fu più azzeccato.

The Tokens – The lions sleeps tonight

(qui il video dei The Tokens)

fonte photo: fuoridaglischemi11.blogspot.com
fonte photo: fuoridaglischemi11.blogspot.com

In casa nostra pur mancando gente come Cannavaro, Del Piero e Totti la musica dall’impresa del 2006 è sempre la stessa. “POPOPOPO“, dobbiamo aggiungere altro?

The White Stripes – Seven Nation Army

(qui il tormentone dei White Stripes)

fonte photo: www.tuttomercatoweb.com
fonte photo: www.tuttomercatoweb.com

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