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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Mar 13, 2016
- Categoria: Personaggi
Trip Hop, il genere musicale che ha dato vita ai Massive Attack (VIDEO E FOTO)
Nato negli anni novanta, il Trip Hop è originario di Bristol, stessa cittadina da cui provengono i Massive Attack: proprio per questo il genere viene spesso chiamato anche Bristol Sound, “Il suono di Bristol”. L’origine della parola deriva da “trip”, che in inglese vuol dire “viaggio” (con la mente, in questo caso, perché l’atmosfera tipica è quella onirica che si avvicina pericolosamente all’oscuro) e “hop” perché fondamentalmente è una musica che affonda le radici nell’hip-hop oltre che nella musica elettronica, nell’house, nel dub (sottogenere della musica reggae) e in alcuni casi nel rock psichedelico.
La caratteristica di questo genere musicale è che ha un ritmo rallentato e molto spesso incupito: infatti, anche se abbiamo appena affermato che affonda le sue radici nella musica hip-hop, non ci si deve aspettare qualcosa di simile perché l’hip-hop si tiene a distanza di sicurezza, viene ricordato solo vagamente.
La canzone spesso viene cantata sottovoce, per rendere il tutto più immaginario e le atmosfere che vengono riprodotte sono quelle delle città decadenti, piovigginose, notturne ed inquietanti, simili alle immagini riportate nel film “Il corvo”, tipiche quindi degli anni novanta.
Il trip hop non va confuso con il dream pop, che al contrario sfrutta una miscela di melodie, accordi, riff (successione di note che si ripete frequentemente all’interno di una composizione musicale) e soprattutto echi: solitamente i cori – che spesso si trasformano in litanie, sussurri e cantilene – sono composti da donne o da uomini dalle voci androgine. L’effetto che ne risulta è comunque simile al trip hop: nonostante non sia psichedelico come quest’ultimo, il dream pop è comunque a tratti angosciante soprattutto a causa dei testi che cercano di studiare a fondo l’animo umano, ricercandone la spiritualità.
Tornando al trip hop, per quanto sia sconosciuto ai più, esso ha dato la possibilità a gruppi come i Massive Attack e i Portishead e a cantanti come Tricky, di venire alla luce. Essi ne sono stati i primi esponenti e hanno creato la storia del movimento. Successivamente, un apporto importante è stato dato da un DJ: questa è proprio la peculiarità di questo genere musicale, artisti molto diversi tra di loro riescono a dare vita ad un progetto che in qualche modo li avvicina e li accomuna.
Massive Attack
Considerati i fondatori di questo genere musicale, i Massive Attack sono sorti nel 1987 a Bristol. Nati come “collettivo”, vale a dire come gruppo aperto, da sempre collaborano con i grandi della musica, da Madonna a Sinéad O’Connor, passando da Tricky, che ha fondato il gruppo stesso, per poi uscirne qualche tempo dopo. Sono considerati dei veri e propri geni: hanno rivoluzionato il modo di fare musica, risultando del tutto innovativi e fuori dagli schemi. Uno dei pezzi più famosi è “Unfinished sympathy”, considerata dalle riviste britanniche una delle canzoni più belle degli ultimi vent’anni.
Tricky
Basterebbe tradurre il nome d’arte per capire di cosa si parla: “tricky” in inglese significa “complesso”, come lo è la musica che l’artista ha creato in questi tre decenni. Tricky comincia la carriera con i Massive Attack (prima che si chiamassero così), ma qualche tempo dopo si separa perché sente di avere poco spazio all’interno del gruppo, intraprendendo a questo punto la carriera da solista. Noto per le canzoni cantate/parlate sottovoce e lo stile cupo che fonde tra loro diversi stili musicali, anch’egli è considerato uno dei padri fondatori del movimento trip-hop.
La sua canzone più famosa è probabilmente “Hell is round the corner”, utilizzata in Italia per la pubblicità delle Superga del 1997. Noi consigliamo anche l’ascolto di “Keep your mouth shut”, una delle canzoni più cupe e disturbanti dell’autore.
Portishead
Duo (a cui viene affiancato un tecnico del suono) formatosi nel 1991, porta il nome della cittadina dove uno dei componenti, Geoff Barrow, trascorre l’infanzia: egli è stato collaboratore dei Massive Attack prima di creare i Portishead. La caratteristica principale di questo gruppo è quella di rielaborare vecchi motivi di film noir e di spionaggio, mescolati a ritmi hip-hop rallentati, e immersi in atmosfere retrò, desolatamente romantiche. Ma se tutto questo non vi basta possiamo dirvi che l’intruglio non è ancora completato: molto spesso nelle loro canzoni troviamo giri di chitarra presi in prestito dagli spaghetti-western degli anni sessanta e la presenza di archi e organo, che rendono l’atmosfera ancora più cupa. Le canzoni che vi consigliamo di ascoltare sono senza dubbio “Glory box” e “Humming”