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Claudio Baglioni presenterà il Festival di Sanremo 2018

Ormai è ufficiale: Claudio Baglioni sarà il presentatore del Festival di Sanremo 2018. Dopo essere stato investito del ruolo di direttore artistico nei giorni scorsi, il cantautore romano ha accettato la proposta di condurre in prima persona la più importante kermesse canora del panorama musicale italiano.

Spetterà a lui il compito di succedere al triennio d’oro targato Carlo Conti, che ha conquistato una grande platea, anno dopo anno, con ascolti record. Non sarà facile emulare il presentatore toscano, ma dal canto suo Baglioni, che proprio il prossimo anno si prepara a festeggiare i suoi cinquant’anni di carriera, rappresenta quanto di meglio possa avere un festival che deve lasciare la musica italiana al centro di tutto.

Tante indiscrezioni, tante smentite, alla fine ecco spuntato il nome, che ha vinto la concorrenza di altri contendenti. Si era fatto in primo luogo il nome di Fabio Fazio, ma quest’ultimo aveva rifiutato in quanto desideroso di concentrarsi sul suo debutto sulla rete ammiraglia della Rai. Stesso discorso per Paolo Bonolis, che invece rimarrà a Mediaset per sfornare nuovi prodotti televisivi.

Superati anche gli outsider, da Mika (il libanese si era detto non pronto per affrontare un impegno tanto gravoso) a Beppe Fiorello fino a Massimo Ranieri, che pure avrebbe meritato un onore simile. Alla fine dai vertici di Viale Mazzini è giunta questa decisione che, sebbene non possa garantire a priori uno share altissimo, specie tra il pubblico più giovane, di sicuro vedrà premiata la qualità dello spettacolo.

Claudio Baglioni era stato insignito, poche settimane fa, del ruolo di direttore artistico. A lui, quindi, il compito di avviare contatti con le case discografiche per cercare di convincere grandi nomi a partecipare alla più nota kermesse musicale del nostro Paese. Sarà incaricato di ascoltare decine e decine di canzoni, valutarle, stilare l’elenco dei sedici o venti big in gara e infine di presentarle sul palco, sperando di riscuotere i favori dell’esigente pubblico.

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