Le 10 frasi più belle di Calcutta (VIDEO)

Calcutta, non un nome qualunque quello del giovane cantautore di Latina che da mesi ha letteralmente invaso le librerie musicali di tutta Italia. Edoardo D’Erme, questo il suo nome, non è di certo l’ultimo arrivato; è infatti nel 2007 che il 27enne comincia a trovare il suo spazio, prima come musicista e poi come unico componente rimasto del duo da cui tutt’ora prende il nome: Calcutta, appunto. Il suo ultimo lavoro, “Mainstream”, rappresenta il trampolino di lancio e la definitiva consacrazione della sua musica; singoli come “Frosinone” e “Cosa Mi Manchi a Fare”, il tormentone “Oroscopo” ne sono la prova più evidente.

Oggi vi presenteremo “Mainstream” e qualche altra chicca, citandovi quelle che per noi sono le sue frasi più belle.

Buona lettura!

“Ma io ti dichiaro dentro una TV che io da te non ho voluto amore, volevo solo scomparire in un abbraccio”.

da “Cosa mi manchi a fare”

“Ma io vorrei restarti accanto, se fossimo bambini, guardare il cielo da fessure come i topi nei tombini”.

da “Limonata”

“Ma in verità ti vorrei accompagnare, fare ancora quattro passi con te. Ma è difficile, se vai veloce, stare al passo con te”.

da “Gaetano”

“Bevo un bicchiere per pensare al meglio, per rivivere lo stesso sbaglio; a mezzanotte ne ho commessi un paio, che ridere che fa…”.

da “Frosinone”

“Ci vorrebbe una notte, una notte, una notte soltanto per viaggiare; una notte, una notte, una notte per ricominciare”.

da “Del Verde”

“Io ti giuro stasera che ti cerco nel traffico, sotto le unghie, nei bar, fino al Mare del Baltico”.

da “Oroscopo”

“Quando non avrò più l’età diventerò un albero per metter le radici nelle tue radici”.

da “Albero”

“Mi prenderò un gelato con il tuo sapore, ti spaccherò la faccia se non mi dai il cuore”.

da “Cosa Mi Manchi a Fare”

“Forse hai gli occhi troppo grandi, due fari giganti che illuminano i deserti; forse hai gli occhi troppo belli…”.

da “Fari”

“E quante volte ho pensato che alla fine il sorriso è una parentesi, se vedi bene. […] E quante volte ho pensato che alla fine il sorriso è una paresi, se vedi bene”.

da “Gaetano”

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