Max Pezzali: ecco alcune curiosità, dal punk a Piazza Duomo

Cantautore di successo da venticinque anni, Max Pezzali ha segnato l’infanzia e l’adolescenza di milioni di persone con la sua musica ricca di semplicità e di verità. Nelle sue canzoni si è sempre descritto come lo sfigato della situazione, il tipo di uomo che non fa colpo su una donna, un’immagine che negli anni è diventata il simbolo della rivincita dei ragazzini poco popolari. Scopriamo, dunque, qualcosa di più su di lui.

Max il punkettaro

Suona stranissimo, ma è così. Nato e cresciuto a Pavia, è proprio in questa cittadina che scopre il genere punk, prediligendo in assoluto i Sex Pistols. Quella musica è l’unica in grado di mettere il Pezzali adolescente in comunicazione con il mondo: in quegli anni c’era una forte tendenza alla classificazione sociale ed essendo figlio di commercianti tendeva a frequentare ragazzi di ceto medio-basso, persone con una grande voglia di rivalsa nei confronti del mondo.

Sognando l’America (e Milano)

Pezzali vede Pavia come la cittadina che lo tiene in “gabbia”: sogna città più aperte e libere, dove non conta chi sei, conta cosa puoi fare. Vive le sue giornate tra la scuola, la musica e il sogno di partire per gli Stati Uniti. Nel frattempo, però, nei weekend ne approfitta per salire a Milano e respirare un po’ di libertà, trovando un mondo completamente diverso dal suo.

Il primo concerto in Piazza del Duomo

E’ il 1997, ha già alle spalle sei anni di carriera con gli 883, ma è la sua prima volta in Piazza del Duomo a Milano. E’ un evento fondamentale, come racconta lo stesso Pezzali, perché finalmente si sente parte di quella città, non si sente più un provinciale, finalmente ha conquistato Milano come anni prima fece la stessa con lui. Logicamente come da vero inadeguato, riesce ad andare in paranoia un attimo prima di salire sul palco e per poco non manda all’aria tutto. Come si fa a non adorarlo?

Jolly Blu

Forse non tutti sanno che gli 883 fecero anche un film, “Jolly blu“, che riprende il titolo di una famosa canzone del duo. Il film ripercorre l’esordio di Pezzali e Repetto, anche se diverso da ciò che accadde realmente. La caratteristica fondamentale è che il prodotto è una sottospecie di musical: la storia è inframmezzata dall’esecuzione dei brani più famosi degli 883, che rendono il tutto molto simpatico e alternativo.

La musica di Max Pezzali continua a regalarci emozioni uniche e questo è un fenomeno molto particolare se pensiamo che è riuscito ad emergere e ad avere successo nonostante ad un certo punto si sia privato della sua spalla, Mauro Repetto. Forse la chiave di questo risultato sta nel fatto che continua a parlare di tutti noi, di situazioni di vita quotidiana in cui tutti si possono rispecchiare: un modo molto simile di arrivare al cuore delle persone a quello che avevano i suoi adorati Sex Pistols.

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