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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Mar 8, 2016
- Categoria: News, Personaggi
Buon compleanno Antonello Venditti, ecco tutte le donne che ha celebrato nelle sue canzoni (VIDEO)
Antonello, all’anagrafe Antonio, Venditti nasce sessantasette anni fa a Roma, città a cui è profondamente legato. La sua carriera, iniziata tra la fine degli anni sessanta e l’inizio degli anni settanta, vanta molti successi: le sue canzoni trattano perlopiù di amore e di impegno sociale, ma da sempre sono presenti anche quelle in cui prendono vita i ricordi dell’artista, i luoghi a lui famigliari (come il suo liceo) e le persone che ha incontrato sul suo percorso (il padre e Francesco De Gregori sono solo alcuni esempi), riuscendo in qualche modo ad emozionare – e certe volte anche a commuovere – chi le ascolta.
Oggi si festeggia anche la Festa della Donna, un importante evento che celebra la figura della donna. Se ci pensiamo, la musica, in qualche modo, l’ha sempre fatto: ha celebrato l’amore, la rabbia, la delusione che si può provare nei confronti di un individuo di sesso femminile e l’ha fatto in diversi stili, dal rap al rock, al pop alla lirica. Anche Antonello Venditti negli anni ha celebrato la donna, certe volte semplicemente parlando di lei attraverso le allusioni ad amore finito o appena sbocciato, ma se ci riflettiamo, molte volte ha parlato di ella nominandola. Vediamo insieme.
Sara
Sara è una liceale che aspetta un bambino: la canzone narra di una giovane donna che non si è arresa, che non ha percorso la via più facile, ma che al contrario accetta quel bambino arrivato troppo presto e che combatte contro le convenzioni, contro chi sostiene che è troppo presto per diventare madre. Chi narra la storia è il suo fidanzato, un ragazzo poco più grande di lei, che nel corso della canzone dà libero sfogo all’amore che prova per Sara, ma anche alle preoccupazioni per ciò che dovranno affrontare: un figlio in arrivo, una famiglia da costruire, un matrimonio da celebrare, e ultima, ma non per questo meno importante, una laurea da prendere, per potersi permettere una vita, si spera, più agiata.
Giulia
Uno dei testi più controversi e dibattuti di Venditti: c’è chi dice che sia dedicata ad una donna fidanzata che ad un certo punto si rende conto di provare qualcosa per un’altra donna e chi sostiene che Giulia è semplicemente una femminista che, molto convinta delle sue tesi, le dibatte con energia, passione e coinvolgimento; visto gli anni in cui è stata scritta è forse più accettabile rendere conto più a quest’ultima interpretazione, ma niente ci impedisce di leggerla in entrambi i modi.
Lula
Il protagonista di questo brano è un uomo innamorato di una donna sposata, con cui ha passato una sola notte, ma che gli ha lasciato un segno indelebile: Venditti in questa canzone narra il dolore di essere lasciati per tornare da chi si ama e il non accettare le conseguenze di un amore destinato a non sbocciare mai.
Marta
Marta è il simbolo della lotta. Scritto nel 1974, questo brano parla di una donna che combatte contro ogni forma di prepotenza e sottomissione: lotta contro un padre violento, contro un fidanzato con cui non va d’accordo, contro la società che le impone certi doveri e limiti. Dal canto suo lei prega ogni notte per la sua salvezza e perché le vengano concessi giorni migliori, azione che il cantante le rimprovera perché sostiene che la ragazza debba “urlare” il suo disagio e non nascondersi dietro le speranze.
Eleonora
Questo brano, scritto nel 1982, contiene una denuncia sociale e politica: la protagonista è Eleonora, una giovane escort che prende spesso parte a dei festini in cui sono presenti esponenti di cultura e politici. Questa canzone contiene una speranza perché a prendersi cura di Eleonora c’è un ragazzo che la vuole tirare fuori dal giro e portarla altrove per vivere finalmente una vita normale e libera.
Cecilia
Concludiamo con una canzone impregnata d’amore. “Cecilia” è una dedica d’amore alla propria donna, unico e vero amore, considerato santo e confuso come lo è il primo amore di tutti noi. L’amore però è visto anche come una spada, che qualche volta uccide i sentimenti.