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- Autore: Redazione BlogDiMusica
- Pubblicato: Nov 23, 2015
- Categoria: Musica & Tv, Personaggi, X Factor
EVA, Peccati e Parole (INTERVISTA)
Voce delicata, come poche se ne vedono, una chitarra sempre in mano e tanta voglia di farsi ascoltare: queste sono le principali caratteristiche di Giacomo Runco, in arte EVA.
EVA, 23 anni, è un concorrente della nona edizione di X Factor e, pur essendo stato eliminato alla seconda puntata, è pronto a stupire e a sconvolgere il panorama musicale italiano con le sue parole.
Giacomo si è dimostrato disponibilissimo verso di noi, ecco cosa è venuto fuori dalla nostra chiacchierata:
Presentarsi ad un talent con un nome d’arte così particolare è sicuramente coraggioso, a cosa è dovuta la scelta del nome “EVA”?
Il nome EVA è un chiaro collegamento alla prima donna del pianeta, la peccatrice per eccellenza, perché è attraverso le canzoni che si raccontano i propri peccati, i propri sbagli che, tirando le somme, sono proprio gli eventi che fanno di noi quello che siamo; inoltre, essendo un amante di Diabolik, non potevo non omaggiare Eva Kant, il prototipo di donna che amo.
Mika ha definito il tuo falsetto simile a quello di Chris Martin e la tua delicatezza vicina a quella di Damien Rice. Chi è la tua stella cometa nella musica, l’artista che hai deciso di prendere come punto di riferimento?
Io sono cresciuto ascoltando i cantautori italiani, Battiato, De Gregori e Dalla, per citarne qualcuno; Damien Rice e i Coldplay sono sempre presenti tra i miei ascolti, anche se il mio stile, e questo sarà evidente quando usciranno i miei lavori, è molto vicino a quello di Jovanotti. Ma, nonostante tutto, essendo un cantautore non riesco a identificarmi in qualcuno in particolare, diciamo che, momentaneamente, ho uno stile tutto mio; è un peccato non avere avuto l’opportunità di dimostrarlo sul palco di X Factor.
Da cosa nasce la tua passione per la scrittura?
A volte non sembra, ma sono di indole molto timida e, nonostante non senta un profondo bisogno di doverlo raccontare, trovo nei testi delle mie canzoni tutto ciò che non riesco a dire nella vita di tutti i giorni; ho un rapporto molto particolare con la musica, quasi di amore e odio, come se fosse una persona: “a volte ci parlo, a volte no”.
Alle audizioni abbiamo ascoltato “Qualcuno al posto mio”, stai già lavorando ad una raccolta di inediti?
“Qualcuno al posto mio” è forse il pezzo che più si allontana da me, da gennaio in poi usciranno una serie di pezzi. Ho appena aperto un canale Youtube per cominciare una sorta di esperimento: prendo alcune canzoni molto famose e, mantenendone la base, riscrivo totalmente il pezzo, non potendo far uscire ancora niente di totalmente mio. Nei miei lavori sarà possibile notare una predilezione per “la parola”, sacra per me, e che, forse, il percorso di X Factor non mi permetteva di coltivare; negli ultimi anni ho notato che, all’interno dei talent, si tende a valorizzare più l’inglese, perdendo tutte le sfumature della nostra bellissima lingua.
Visto che abbiamo parlato di X Factor, cosa porterai con te di questa esperienza? La rifaresti?
La rifarei di certo, entrare è stato fantastico e tutto quello che ho passato mi ha aiutato a farmi un’idea personale sul mondo dei talent show. E perché no, se dovessero chiedermi consigli sul partecipare o meno ad un talent, potrei, in base alle caratteristiche della persona, aiutare ad affrontare una scelta del genere; non tutti sono adatti a quel tipo di programmi, bisogna essere dei “personaggi giusti”.
Che tipo di rapporto si è creato tra te e gli altri concorrenti? Sei rimasto particolarmente legato a qualcuno in particolare?
Intanto comincerei dai tecnici della produzione e quelli della redazione, sono loro la vera anima di X Factor. Sono nate grandi amicizie: con Luca e Leonardo, che erano i miei compagni di squadra, con Enrica, con gli Urban Strangers, in particolare con Alessio.
L’intervista è terminata, ma prima vorremmo sapere chi pensi che possa essere il papabile vincitore di questa edizione così zeppa di talenti?
Dipenderà molto dagli inediti, perché un inedito sbagliato assegnato ad un concorrente che, fino a quel momento, era considerato un cavallo vincente può compromettere tutto; credo che Fedez, con tutto il lavoro che svolge con i suoi talenti, possa essere il giudice della categoria vincente: quindi dico di fare particolare attenzione ai gruppi.
Non possiamo far altro che ringraziare EVA, che continuerà a leggerci, e darci appuntamento alla prossima intervista.