SignorHunt: arriva il nuovo disco di Rocco Hunt (VIDEO)

Una copertina con un’immagine caleidoscopica, 16 brani con numerosissimi featuring ed il video del singolo Vene e vva’, che ha già superato le due milioni di visualizzazioni, sono quello che ad oggi conosciamo dell’ultima fatica del giovane rapper campano. L’attesa durerà poco perché, come abbiamo anticipato nel sottotitolo, l’album sarà accessibile a tutti il prossimo 23 Ottobre, sempre con etichetta Sony Music.

Rocco Hunt si è dichiarato soddisfatto ed entusiasta dell’album, che descrive come quello che ha sempre sognato di fare e che lo raccoglie in tutte le sue sfaccettature. In quest’opera è stato affiancato da molti nomi, altisonanti e non: Clementino, J-Ax, Gue’ Pequeno, Neffa, Mario Biondi, Enzo Avitabile, Chiara. Ma c’è anche posto per Speaker Cenzou, O’ Zulu’, Luche’, Nazo, Zoa, Maruego e Chief: il cantante ammette che alcune collaborazioni sono azzardate ma, a suo dire, è proprio questo che contraddistingue “SignorHunt”.

“E’ vero, ci sono artisti che all’apparenza sembrerebbe non abbiano alcun collegamento con l’hip hop. Come Mario Biondi. In realtà negli Stati Uniti i rapper campionano gente del calibro di Barry White e Mario Biondi è il Barry White italiano, quindi perchè no? Avitabile, monumentale nella sua esperienza, è stato uno dei pionieri del rap italiano con la sua collaborazione con Afrika Bambaataa. E anche Chiara: mi piace avere una voce femminile. Le donne colorano la musica rap. E contro i pregiudizi è un’accoppiata veneto-campana”

Dopo aver così motivato le sue scelte di featuring insolite e variegate, che ha curato personalmente, Rocco non risparmia le sue motivazioni sociali nè la scelta dell’uso del napoletano, per lui, come sempre, necessario come attaccamento alla propria terra e alle proprie radici. “Rappresento la mia gente e il mio territorio, per questo non rinuncio al dialetto ed è il mio stile riportare la denuncia sociale, ma senza inneggiare allo scontro. Scegliendo la leggerezza. Preferisco far ingoiare con il cucchiaino argomenti difficili”.

Sottolineato inoltre il valore della canzone “Eco del Mare” insieme ad Enzo Avitabile, pietra miliare della musica campana. Il tema è quello dell’emigrazione e Rocco coglie la palla al balzo per ricordare che oggi chi vuole le ruspe è chi ha esportato la mafia nel mondo intero ed ha economicamente rovinato il Sud Italia. Come sempre Hunt non usa mezzi termini e sconfina anche parlando della scena rap italiana.

“In Italia le radio fanno il bello e il brutto tempo. Vengono trasmessi brani di artisti che non hanno seguito, mentre vengono ignorati quelli che hanno milioni di visualizzazioni su YouTube e non è un problema di pubblico differente, il contenitore è l’ultimo dei problemi. In ogni caso stiamo rischiando la saturazione: il rap è nei programmi tv, nei talent, tra i giudici dei talent. Troppo.”

Infine, alcune parole sul Festival di Sanremo, a cui è stato assente lo scorso Febbraio. Rocco promette che, appena avrà qualcosa di abbastanza forte ed impegnato da proporre, non si farà certo aspettare nello studio di Carlo Conti.

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