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“I talent show sono morti”. Il duro affondo di Michele Monina

I talent show hanno sempre diviso il pubblico: c’è chi li apprezza e chi ne vede un mero prodotto di consumo da poche stagioni, a tutto vantaggio di tv e case discografiche. Non è una semplice opinione, ma un’acuta analisi quella che fa il critico Michele Monina sulle pagine del Fatto Quotidiano. “I talent show sono morti” è il titolo del pezzo giornalistico che non lascia spazio all’immaginazione: quanti, negli ultimi anni, sono i cantanti che non sono finiti nel dimenticatoio? Quanti possono dire di avercela fatta?

Pochi, secondo Monina, che parte dal recente caso di Elodie Di Patrizi, la quale, nonostante la partecipazione all’ultimo Festival di Sanremo con il brano Tutta colpa mia, ha annullato il concerto all’Alcatraz di Milano. Il motivo? Dal suo entourage si parla di motivi tecnici, ma Monina va già duro, affermando che tali problemi equivalgono ad una irrisoria vendita di biglietti. Stessa sorte toccata anche ad Alessio Bernabei, altro prodotto di Amici di Maria de Filippi.

E da lì si passa ad una carrellata di figure che, secondo il critico musicale, non se la passano troppo bene. Da Sergio Sylvestre, che di attività dal vivo non ne ha molta e che a livello di vendite non se la passa troppo bene, passando per i già dimenticati Dear Jack o per i The Kolors che, dopo il boom del brano che li ha fatti conoscere (anche grazie allo spot di un noto operatore telefonico) vengono ricordati per i loro “sputi sulle telecamere”. E poi Debora Iurato che va a fare l’imitatrice a Tale e quale, Valerio Scanu a Ballando con le stelle, Moreno all’Isola dei Famosi e Marco Carta scomparso nel nulla.

Non se la passano meglio a X Factor: i vincitori degli ultimi due anni, i Soul System e Giò Sada, non godono di una grande popolarità, Lorenzo Fragola è “sparito nel nulla”, Giusy Ferreri ha profondamente deluso a Sanremo.

C’è qualcuno che si salva, allora? Si, Monina tralascia Marco Mengoni che di successo ne sta avendo indubbiamente tanto e cita Emma Marrone ed Alessandra Amoroso, ma soprattutto Michele Bravi, unico che, secondo l’autore dell’articolo, è stato dato da tutti per morto, ma ha saputo rigenerarsi inventandosi come youtuber prima di tornare a fare musica.

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