Le 10 canzoni da ascoltare in riva al mare (VIDEO)

Quella di oggi è una top 10 molto particolare, perché rivolta a pochi fortunati, a meno che non si viaggi spesso, che possono godere di un paesaggio tutt’altro che chiaro: il mare d’inverno. La nostra concezione, come italiani, del mare è sicuramente più vicina a quella di estate, non di una distesa d’acqua salata che, in certe stagioni, è capace di causare solo danni.

Tralasciando lo sbalzo degli ultimi giorni, abbiamo goduto di un clima che, più che autunnale, potremmo definire primaverile; in Sicilia, per esempio, c’è chi per Natale non ha esitato a tuffarsi in mare per un bagno dai sicuri effetti tonificanti. Abbandoniamo però il bollettino meteo di queste feste e mettiamo a fuoco l’argomento di questo articolo: il fascino del mare “fuori stagione”.

Abbiamo pensato di far contenti, con un’originale playlist, coloro che amano sedersi a guardare il mare in burrasca, ma anche di stimolare chi non si è mai preso la briga di fermarsi a guardare uno spettacolo che, in un momento in cui imperano le pay-tv, costa niente e regala tanto.

Per l’occasione abbiamo deciso di utilizzare solo musica italiana, per far sì che non vi perdiate nemmeno una parola:

Malinconia – Luca Carboni

“La malinconia ha le onde come il mare: ti fa andare e poi tornare, ti culla dolcemente”.

Ai più giovani sarà di certo venuta in mente la scena di “Notte prima degli esami – Oggi” in cui Nicolas Vaporidis, devastato dagli ultimi avvenimenti, decide di andarsi a rinfrescare le idee con un bel bagno; il mood è quello giusto, le parole sono tutte al loro posto, forse il pezzo più bello di Luca Carboni, altro che fisico bestiale.

L’Ultimo Cielo – Max Gazzè

“E sarà amore, l’immenso respiro che è in noi quando siamo infiniti e sublimi”.

Nel testo si parla di primavera, ma quell’ “infiniti e sublimi” non può che farci pensare a qualcosa di etereo, immutabile e freddo. Meglio fermarsi prima di cominciare a straparlare, questa è una vera e propria chicca del repertorio di Max Gazzè.

Infinito – Raf

“Ieri avrei voluto leggere i tuoi pensieri, scrutarne ogni piccolo particolare ed evitare di sbagliare, diventare ogni volta l’uomo ideale”.

Armatevi di sassi, perché, se state ascoltando questa canzone, di certo non siete lì perché è andato male un esame o un compito in classe. Avete di fronte qualcosa di apparentemente infinito, quale luogo migliore per dare sfogo ai vostri turbamenti?

Un Senso – Vasco Rossi

“Voglio trovare un senso a questa condizione, anche se questa condizione un senso non ce l’ha”.

Bene, se questi sono i propositi, il mare potrebbe essere il posto giusto per trovare risposte alle vostre domande esistenziali. Con la speranza che non decidiate di rimanerci per poi esclamare “Io sono ancora qua, eh già”, il passaggio da un pezzo all’altro è proprio tragico.

Dannato Vivere – Negrita

“E sento il peso delle stelle che non ho afferrato mai, però è qualcosa che ho provato”.

Abbiamo scelto una versione “unplugged”, convinti che spesso le versioni acustiche, pur venendo a mancare qualche effetto, risultino più belle delle originali. Il pezzo vi darà quella voglia, persa per qualcosa o qualcuno, di ricominciare a lottare.

Mi Persi – Daniele Silvestri

“E adesso perdonami se mi è rimasta soltanto la parte peggiore di me”.

Forse il posto giusto per ritrovarsi è proprio il mare. Sarebbe stato sicuramente più semplice scegliere “A me ricordi il mare”, ma a noi le cose semplici non piacciono.

Il Rimpianto di Te – Giosada

“Ma, sai, qui l’orizzonte al tramonto ancora non stanca mai”.

Sì, eravamo d’accordo con Giò affinché scrivesse un pezzo da poter inserire nella nostra classifica. Che dire, l’intensità della ballad è perfetta per la nostra passeggiatina; ci auguriamo che anche voi, come Giò, “oltre le barche, oltre i pescatori” possiate ritrovare lei/lui.

Cambierà – Neffa

“Già si vedono lampi all’orizzonte, però nei tuoi occhi io mi salverò”.

Ci siamo resi conto che stavamo per finire in acqua con un macigno legato al piede. Invertiamo il mood con un po’ di positività con uno che di cambiamenti se ne intende: da rapper affermatissimo, e qualcuno ancora gli rimprovera di aver smesso, a cantante pop di successo.

Oggi Sono Io – Alex Britti

“Dolce più che posso, come il mare, come il sesso; questa volta lo pretendo, perché oggi sono io”.

Vi proponiamo questo pezzo affinché vi esercitiate in un posto tranquillo a fare il discorso della vostra vita. Magari potreste anche imparare a suonare la chitarra, chissà che un fallimento non si riveli una scoperta.

Sogna, Ragazzo, Sogna – Roberto Vecchioni

“Sogna, ragazzo, sogna, non cambiare un verso della tua canzone, non lasciare un treno fermo alla stazione, non fermarti tu”.

Il Professore era il giusto compromesso per chiudere la nostra chart. Sognare non ha mai fatto male a nessuno, al massimo ha portato qualche batosta, ma forse è l’unico momento in cui siamo veramente liberi di fare ciò che ci va. Perché smettere?

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