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Le 10 canzoni più belle di Rino Gaetano

Salvatore Antonio Gaetano, in arte Rino Gaetano, nasce a Crotone il 29 ottobre del 1950. Negli anno’60 con tutta la sua famiglia si trasferisce a Roma ed il “ragazzo sognante”, così lo definisce padre Renato Simeoni, si forma e studia presso il seminario della Piccola Opera del Sacro Cuore di Narni, in provincia di Terni.
Terminati gli studi, Rino si stabilisce definitivamente a Roma. Siamo nel 67′ quando fonda il suo primo gruppo musicale, i Krounks, che si dedicano, per la maggiore, all’arte della cover.

All’interno del gruppo Rino era quello che suonava il basso, ma il suo genio musicale già scrive e lavora ad alcuni testi. In quegli anni, i suoi gusti musicali spaziano dai cantautori italiani come De André, Jannacci, Celentano, ad artisti internazionali come Dylan e i Beatles.
Sin dai tempi di Folkstudio, il famoso locale romano frequentato da molti artisti emergenti, Rino viene inquadrato come un artista atipico, al di sopra delle mode del momento. Infatti, dietro il nonsense che caratterizza la sua poetica musicale si nascondono significati dissacranti e ironici verso ogni sorta di etichetta e conformismo. Con Rino l’apparenza non è mai verità, e allo stesso modo i suoi testi e le sue canzoni non sono mai ciò che appaiono.

#10 I Love You Marianna

Questo pezzo fa parte del primo 45 giri di Rino Gaetano pubblicato nel 1973 e inciso utilizzando lo pseudonimo Kammamuri’s.
Che il nome Marianna faccia riferimento alla bisnonna di Rino, alla Repubblica Francese o alla Maria, a cui è dedicata anche Ahi Maria, non lo sapremo mai, ma questa canzone ci piace a prescindere.

#9 Ma il Cielo è Sempre più Blu

Le frasi: Chi tira la bomba/chi nasconde la mano e chi canta Baglioni/chi rompe i coglioni costarono la censura a questo famosissimo brano, uscito nel 1975. Sono nell’estate di quell’anno il disco vendette oltre 100.000 copie, esordio di un successo senza fine che lo ha reso immortale.

#8 Le Beatitudini

Brano inedito che avrebbe fatto parte del settimo album di Rino Gaetano e che, invece, venne pubblicato in una raccolta postuma, Gianna e le altre…, ucita nel 1990.

#7 Tu Forse Non Essenzialmente Tu

“Tu, forse non essenzialmente tu, un’altra ma è meglio fossi tu
Tu, forse non essenzialmente tu hai scavato dentro me e l’amicizia c’è”

Ecco qua, se qualcuno vi dedica una canzone che comincia così voi iniziate a scappare! Fuggite, fuggite via come se non ci fosse un domani…

#6 Escluso il cane

Contenuta nell’album Aida del 1977, è un blues in cui Rino sostiene che l’unico ad amarlo in maniera sincera è il cane, poiché tutti gli altri son cattivi, pressoché poco disponibili.
“se togli il cane, escluso il cane non rimane che gente assurda, con le loro facili soluzioni”
Come dargli torto?

#5 E Cantava le Canzoni

Contenuta nell’album Nuntereggae più, questa canzone descrive tre personaggi: un emigrante, un mercenario e un produttore, ognuno dei quali, come recita il ritornello, cantava le canzoni che sentiva sempre a lu mare.
Chiaro omaggio al sud e alla sua terra d’origine, la Calabria.

#4 Sfiorivano le Viole

Il mondo cambia, tutto attorno a lui cambia, e Rino è lì che aspetta…

#3 Ahi Maria

“Il caimano distratto imitava il gatto e faceva bau-bau perchè studiava le lingue e voleva alle cinque il suo tè.
Mi disse un vecchio fachiro tu non sei un emiro in gilet, mi consigliò senza imbroglio di non bere petrolio alle tre.”

Un testo degno dei migliori svalvolamenti di Lewis Carroll.

#2 Mio Fratello è Figlio Unico

Questa canzone racconta il disagio e l’emarginazione di chi, negli anni ’70, era semplicemente sè stesso, senza cedere a mode di alcun tipo.
“Mio fratello è figlio unico perché non ha mai trovato il coraggio di operarsi al fegato e non ha mai pagato per fare l’amore, e non ha mai vinto un premio aziendale, e non ha mai viaggiato in seconda classe sul rapido Taranto-Ancona, e non ha mai criticato un film senza prima, prima vederlo”.

#1 Sei Ottavi

Quando non si parla di sesso ma di autoerotismo, e lo si fa nella maniera più dolce e delicata che possa esistere, si tratta certamente di arte.
Contenuta in Aida, Sei Ottavi è un vero capolavoro. A fare da contraltare alla voce di Gaetano è Marina Arcangeli, è lei a raccontare di questa notte solitaria e di un amore che dovrà arrivare.

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