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The Joshua Tree Tour 2017, doppiamente U2

The Joshua Tree Tour 2017, doppiamente U2!Infatti, la band duplica il concerto a Roma aggiungendo una seconda data: il 15 e il 16 Luglio 2017, presso lo Stadio Olimpico, ci sarà l’appuntamento con la storia.

Fino a qui tutto bene!Ma la situazione si complica con l’acquisto dei biglietti: la vendita é cominciata alle 10:00 di lunedì 16 Gennaio, e dopo due ore e mezza di file virtuali interminabili moltissimi fans si ritrovano senza il ricercatissimo tagliando. La polemica scoppia quando si scopre che già prima di lunedì i biglietti erano in vendita a cifre triplicate su sistemi fraudolenti, i cosiddetti “secondary ticketing”.

“Per tutelare sia i diritti dei propri associati che i consumatori che si ritrovano a pagare anche fino a 10 volte in più i ticket di ingresso sul mercato parallelo” interviene il direttore generale di Siae Gaetano Blandini, che insieme a Federconsumatori, presenta un ricorso d’urgenza al Tribunale Civile di Roma.

Intanto, la prevendita per i fedelissimi iscritti al fanclub è cominciata oggi, mercoledì 18, e continuerà fino a venerdì 20 gennaio. Mentre il resto dei fans inizieranno il secondo round per aggiudicarsi il biglietto, che permetterà di varcare le soglie dell’Olimpico il 16 luglio,lunedì 23 gennaio, dalle ore 10, su Ticketone.

Superata la fase drammatica del come procurasi il biglietto, è fatta!L’emozione farà il suo corso, dopo trent’anni si potrà assistere al ritorno del The Joshua tree tour.
Gli U2 celebrano l’anniversario del loro quinto album, che li ha consacrati star del rock.

L’album The Joshua tree esce il 9 marzo 1987, prodotto da Brian Eno e Daniel Lanois,e pubblicato dalla Island Records.Raggiunge in breve tempo i vertici delle classifiche inglesi e americane, ed il successo viene palesato dalla copertina di Time, in cui gli U2 appaiono quell’anno.

Il significato è evidente, erano la quarta rock band a cui il Time aveva dedicato la copertina, dopo i Beatles, The Band e The Who.The Joshua tree si aggiudica, inoltre, il ventisettesimo posto nella classifica dei 500 migliori album secondo la rivista Rolling Stone.

All’interno delle undici tracce che compongono il The Joshua tree, si miscelano diversi generi musicali, come il blues, il country e il gospel, appartenenti alla tradizione americana, che viene richiamata anche nel titolo dell’album attraverso la yucca brevifolia,l’albero di Joshua appunto, originaria del sud ovest degli Stati Uniti.

E’ un album in cui prevale la pietà religiosa e la denuncia verso le atrocità compiute dalla politica estera americana in America Centrale, come in Bullet the Blue Sky e Mothers of the Disappeared. Mentre With or Without You, I Still Haven’t Found What I’m Looking For e Where the Streets Have No Name sono i singoli ad aver avuto maggior successo e che scalano velocemente le vette delle classifiche.

La musica di The Joshua tree disegna le geografie dei luoghi, ampi spazi liberi dalla presenza dell’uomo, quello che uccide la libertà!
A sottolineare tale geografia emozionale è la storica copertina del disco, in cui fa da sfondo una yucca brevifolia, l’albero di Giosuè, pianta capace di sopravvivere nel deserto, e che emblematicamente rappresenta la forza che ciascuno ritrova nella propria fede.

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